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I 10 anni di Radio Ascolta raccontati dal nostro editore

Gianni Longo nello studio di Radio Ascolta

Sono già passati 10 anni dal debutto sul web di Radio Ascolta. Era il 18 dicembre del 2008 quando in un piccolo studio, in provincia di Vicenza si cominciava a trasmettere i primi programmi di quella che da li a poco sarebbe diventata una delle webradio italiane più ascoltate non solo in Europa ma anche dall'altra parte del mondo, nelle Americhe e in Asia con decine di migliaia di ascoltatori fidelizzati.
Il segreto di tale successo sta in un lungo e variegato percorso focalizzato nella ricerca del meglio della Canzone Italiana degli anni 60'-70' e 80', proponendo agli ascoltatori non solo le HIT del periodo ma anche brani meno noti ma pur sempre belli.
Ideatore, speaker e tecnico del "Progetto Radio Ascolta" è l' editore Gianni Longo che con tanta passione e perseveranza porta avanti da oltre 10 anni questa realtà.

»Ciao Gianni, come definiresti i primi 10 anni di Radio Ascolta?
"Avventurosi, ricchi di divertenti sperimantazioni ma anche di duro lavoro."

» Quali sono state le maggiori difficoltà?
"Sono partito che non avevo quasi nulla e ho dovuto nel giro di pochi anni ricercare e comperare un gran numero di CD, musicassette e dischi 45 giri. Non è stato semplice anche perchè è sempre più difficile reperire musica del passato, soprattutto se vuoi qualcosa di particolare, non le solite canzoni.
L' altra se vogliamo così dire difficoltà che mi accompagna quasi quotidianamente è il breve talk show 3 minuti co voi. Mi impegna tantissimo, dalla ricerca degli argomenti da trattare, alla registrazione del programma con i vari ospiti, fino all' editing finale che richiede per ogni intervista 2-3 ore.
"
»Oltre la pagina Facebook curi anche questo sito, non è vero?
"Si certo e anche qui di tempo ne va via tanto. Non è semplice realizzare le dirette su Facebook in studio e nel contempo aggiornare il sito in puro HTML cercando di inserire nuovi argomenti che catturino l' interesse dei navigatori. "

» Quali sono stati i successi raggiunti in questi primi 10 anni di radio?
"Per primo direi il consolidamento degli ascoltatori che ad oggi continuano ad aumentare, nonostante l' agguerrita concorrenza. Questo risultato è dovuto principalmente alla cura del palinsesto musicale che spazia in tantissimi generi, dal folk alla musica pop. Soddisfazioni ne ho avute anche ospitando importanti imprenditori del Made In Italy e i tanti miti degli anni sessanta come: Edorado Vianello, Peppino Di Capri, Nicola Di Bari, Iva Zanicchi, Orietta Berti, Mogol e molti altri."

» Le interviste che ti hanno maggiormente emozionato?
"Sono tantissime, anche perchè secondo me ogni ospite è interessante d' ascoltare. Mi ricordo ad esempio l' intervista con il primo cantautore italiano, Gianni Meccia che ha raccontato tante curiosità della sua strepitosa carriera, all' incontro con il carismatico e talentuoso imprenditore Giovanni Rana."

»Ti ricordì la prima canzone andata in onda su Radio Ascolta?
"Come no, lo abbiamo detto anche nello speciale dei 10 anni di Radio Ascolta. La prima canzone è stata Amo solo te di Caterina Valente. E' andata in onda il 1 gennaio del 2009 e fuori dai nostri studi cadevano dei bei fiocchi di neve. Una "tenera scena" che ricordo con piacere."

» Come vedi il futuro della radio in generale?
"Ma difficile da indovinare. Ci sono tante realtà che nascono, cambiano identità modificando nome o palinsesti. L' avvento della tv digitale a catapultato la radio anche nel mondo televisivo con la nascita di un nuovo modo di far radio, la Radiovisione. Prima ha iniziato una grande radio nazionale che ne ha capito le potenzialità per il proprio target e poi se ne sono aggiunte tante altre. A mio avviso molti hanno copiato senza capire le dinamiche che ruotano attorno a questo particolare progetto di unire la radio alla tv.
Quello che oggi manca è la vera creatività unita all' originalità. Comunque il vero pericolo è una massificazione che tra poco con la diffusione del DAB porterà a una ancora più ampia frammentazione degli ascolti. La vera forza di una radio, a mio avviso, non è data dalla somma dei mezzi che usa per trasmettere( FM, TV Digitale, DAB, Internet, Social, Satellite ecc) ma dalla sua capacità di interpretare al meglio il proprio pubblico che varia non solo in base alla zona geografica. Noi ad esempio ci siamo orientati molto verso gli italiani nel mondo capendo che internet è l' unico mezzo economico fruibile ovunque per raggiungere i nostri connazionali e amanti dell' Italia sparsi in giro per il mondo.
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» Se un editore di un' altra radio o gruppo di radio ti proponesse di collaborare, acceteresti?
"Credo che oggi sia più che mai importante ricercare figure professionali in grado di portare avanti progetti importanti che trovino un ampio consenso di pubblico all' interno delle proprie nicchie. Posso dire con un pizzico di orgoglio di aver gestito con continuità questa radio, occupandomi di tantissimi aspetti tecnici e creativi e di essere riuscito a ottenere un buon risultato. Oggi in internet siamo tra le prime radio di musica italiana anni 60-70, sebbene le radio che trasmettono questo genere di canzoni sono tante.
Quindi rispondendo alla domanda dico che sono sempre disponibile a valutare varie proposte. La forza di un mezzo non è data solo dalla struttura ( apparecchiatura, copertura) ma anche da personale competente in ambito commerciale e altrettanto in ambito creativo e organizzativo che ne fa la vera anima di ogni emittente.
Trovare persone valide nel settore della radio che sappiano fare bene molte attività, non è cosa facile. Tanti sono gli speaker e tecnici, ma non tutti sono riusciti a dimostrare nel tempo i risultati prefissati.
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» Gianni ti manca la televisione?
"Un po' ma devo dire che le dirette via Facebook stanno sempre più colmato questo vuoto. Quella della TV è stata una piccola parentesi che mi ha permesso di rendermi conto come si gestisce un cambio di inquadratura, il montaggio video e la conduzione di un programma d' intrattenimento. E' stata un' esperienza utile anche per capire le dinamiche che ruotano attorno alla pubblicità.
Inizialmente per andare in onda mi autofinanziavo, poi sono riuscito a convincere un grosso gruppo della grande distribuzione a sponsorizzare il programma, facendo anche per diversi anni da testimonial.
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» Progetti futuri?
"Proseguire su questa strada creando nuove interessanti trasmissioni di 3 minuti con voi. Poi voglio investire molto sul sito internet, ma non sulla grafica bensì sui contenuti. Molti editori si sono orientati a investire sulle pagine Facebook, canali Youtube e Instagram. Io invece vorrei mirare maggiormente sul sito, pubblicando con una certa continuita tantissimi argomenti interessanti, attinenti alla musica italiana e ai nostri programmi parlati.
In ambito tecnico sto seguendo un progetto, ormai a buon punto, per rendere ancora più stabile la nostra linea internet. A breve potremo vantare di un flusso streaming tale da consentire un ottimo ascolto anche in condizioni di ricezione non perfetta.
Infine porterò avanti il progetto Diamo voce al Made In Italy, una nuova originale soluzione per promuovere a basso costo on-line e off-line i propri prodotti e servizi in tutto il mondo.
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I 10 Anni di Radio Ascolta