Il nuovo sito di Radio ASCOLTA

Un duro lavoro per semplificare il sito web e nel contempo renderlo veloce e pratico da consultare.
Realizzato interamente da Gianni Longo, meglio conosciuto dai radioascoltatori come Gianni di Radio Ascolta, colui che segue “in primis” tutti gli aspetti tecnici e non della radio: dalla programmazione musicale, alla conduzione del programma 3 minuti con voi, fino alla gestione dell' intero sito.Abbiamo così pensato di fargli alcune domande in merito alla realizzazione del nuovo sito.
» Come mai un nuovo sito?
" Internet è in continua evoluzione, anche se molte volte non sembra. Già da qualche anno abbiamo visto un incremento costante e continuo verso gli ascoltatori che ci seguono con lo smartphone o tablet. Anche la ricerca via telefonino sta sempre più aumentando e ormai molti telefonini sono diventati dei veri piccoli computer. Era quindi doveroso creare un nuovo sito web che fosse in grado di essere visualizzato correttamente anche sui display dei cellulari."» Ma perchè un sito in HTML, non è forse superato?
" No assolutamente, HTML è il linguaggio base di programmazione di un sito. Potremo parlarne per ore ma credo che non sia il caso dato che è un argomento troppo tecnico. Sono ormai più di 15 anni che mi dedico a questo tipo di linguaggio e devo dire che anche se non è sempre facile da gestire e richiede molto tempo, mi piace molto. Creare un sito da zero con il semplice blocco notes di Windows è per certi versi emozionante. Noti come scrivendo codice dopo codice la pagina web prenda sempre più la forma che avevi immaginato.Ma non è solo per questo che ho scelto di creare un sito dalla struttura semplice HTML, anche per rendere il sito assai veloce. La velocità è uno dei fattori che influenza positivamente il posizionamento di un sito nella ricerca di Google. "
» Qundi sito più veloce si traduce in un sito con più visite
" Non è l' unico paramentro ma come dicevo è uno dei paramentri più importanti. Comunque mi sono occupato anche di altri aspetti per migliorare questa versione nuova del sito. "» Parlaci ora del nuovo sito. Cos'è stato migliorato?
" Prima di tutto è responsive, ovvero come ho già detto, si adatta ai dispositivi mobili. Non c'è più il menù a destra con tanti link della versione precedente, ma un menù più visibile, con i link importanti da visitare. Poi l' audio non si attiva più subito entrando, ma cliccando su diretta o sul cerchio verde nella home page. Anche le pagine 'I favolosi anni 60' e 'Italianità' sono state semplificate. E' ora possibile ascoltare tutte le trasmissioni audio rimanendo nella pagina principale della sezione.Certo chi si aspettava il sito dalla grafica accativante, super moderno forse è rimasto deluso. Io penso prima di tutto a Google, ovvero a costruire un sito per consolidare la già buona visibilità di RadioAscolta.it e subito dopo alla semplicità. Devo dire che Google fin adesso mi è stato amico perchè ha premiato oltre che i contenuti pubblicati, anche la semplicità degli stessi. Ricordo che oltre il 70% dei nostri ascoltatori hanno scoperto Radio Ascolta grazie alla ricerca su Google. "
» Ma allora come mai molti siti non sono costruiti in maniera semplice?
" Come dicevo prima, lavorare quasi o solo in HTML significa avere un po' di conoscenza e molto tempo da dedicare. Inoltre per aggiornare il sito, a differenza di un sito dinamico, bisogna sempre conoscere il linguaggio HTML, quindi è molto laborioso. Si capisce quindi perchè molte agenzie di web-marketing indirizzino i propri clienti verso siti dinamici, facilmente aggiornabili. Bisogna valutare varie situazioni per capire ciò che è meglio."» Ultima domanda. Cosa ti senti di dire ai vari navigatori/ascoltatori?
" Ringrazio ovviamente tutti gli ascoltatori per continuare a seguirci con grande affetto. Se vi piace questa webradio potete come sempre fare il passaparola. Anche condividere le varie pagine web su facebook e google plus è un valido aiuto per far conoscere questa realtà.Un saluto a tutti e buon ascolto."
Qui sotto le varie versioni del sito ww.radioascolta.it dal 2008 ad oggi.
